Anche San Donato nella rete di Deciwatt

Simulare e valutare le azioni per l’efficientamento energetico del proprio edificio. Sono le potenzialità offerte dalla piattaforma web promossa dalla Città Metropolitana di Milano in collaborazione con Enea. Tali potenzialità sono a disposizione anche dei cittadini di San Donato, in quanto nostro Ente figura tra i primi i 20 Comuni che hanno trasmesso i propri dati territoriali, rendendo operativa la piattaforma sul proprio territorio di competenza.

Attraverso la piattaforma è possibile simulare le prestazioni energetiche del proprio edificio e valutare scenari di efficientamento, testando i benefici energetici ed economici di ipotetici interventi sugli impianti e sui corpi edilizi. Il portale è raggiungibile all’indirizzo web www.cittametropolitana.mi.it/Deciwatt ed è consultabile attraverso tre “punti di vista” differenti: quello del cittadino, quello del professionista e quello dell’Ente locale. Accanto a informazioni generali sul tema dell’efficienza energetica e ai consigli per migliorare i propri comportamenti nell’utilizzo dell’energia, il portale offre un servizio di simulazione degli interventi per migliorare l’efficienza del proprio edificio (ad uso non industriale), partendo dalla scheda con le informazioni energetiche di quest’ultimo identificabile attraverso una mappa digitale della città. 

«Abbiamo aderito con convinzione – commenta il Vicesindaco Carlo Barone – al progetto promosso dalla Città Metropolitana perché, sul tema della riqualificazione energetica, va nella stessa direzione da noi intrapresa da tempo. Nell’estate del 2023 abbiamo mappato il potenziale solare e la presenza di eternit sui tetti degli immobili della città, per informare e stimolare i cittadini all’adozione di scelte funzionali a promuovere e realizzare la transizione energetica e ambientale del nostro territorio. Obiettivi che ritroviamo alla radice del progetto Deciwatt, uno strumento in più a disposizione dei sandonatesi che vogliano contribuire a migliorare il contesto in cui viviamo».