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Un nuovo canale di approfondimento e comunicazione. Il Comune di San Donato sbarca nel mondo dei podcast. Lo fa con la “serie” (In)dipendenze che sarà disponibile sulle principali piattaforme di condivisione di contenuti audio (Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e Spreaker) a partire da venerdì 15 marzo. Il progetto è il proseguimento del ciclo di conferenze e incontri avviato lo scorso autunno e dedicato alle dipendenze da droghe, alcol e gioco d’azzardo, e approfondirà le storie di chi ha dovuto affrontare una dipendenza, un percorso di recupero, e di chi gli è stato vicino.
Il podcast è stato curato dal blogger Mattia Tortelli e sarà composto da sette episodi, la pubblicazione seguirà una scadenza “tematica”: i primi tre episodi, in uscita il 15 marzo, saranno dedicati a raccontare le storie di Manuela e Margherita, Valerio, Pietro e Alessandra che condividono la loro esperienza con la tossicodipendenza. Altri due episodi, dedicati al tema dell’alcolismo, saranno rilasciati il 22 di marzo e proporranno le storie di Alessandra e Olga, infine l’ultimo appuntamento è previsto per il 29 marzo, con le testimonianze di Filippo ed Elisabetta, che raccontano la propria esperienza con il gioco d’azzardo. Per ascoltare i racconti è sufficiente ricercare all’interno delle piattaforme la parola “indipendenze”.
«Siamo soddisfatti – spiega l’Assessora ai servizi di welfare Francesca Micheli – del risultato di questa sperimentazione di nuove forme di approfondimento e di racconto che sono i podcast del Comune. Questa prima esperienza con il ciclo (In)dipendenze permette, a chi ascolta, di entrare in contatto con le storie di chi ha affrontato una dipendenza e ha accettato di raccontarcela in prima persona. I loro racconti ci permettono di capire che nessuno è irrecuperabile, che è importante che i familiari intercettino i primi segnali di vulnerabilità, e che la dipendenza è una malattia, non una colpa. Il desiderio è che con lo strumento dei podcast si possa arrivare nelle famiglie, superando anche i confini della nostra città, e si arrivi là dove c’è bisogno di concretezza e speranza. Rivolgo un ringraziamento a quanti hanno contribuito a questo progetto: a chi ha raccontato la propria storia, chi ha curato la scrittura, il piano editoriale e la pubblicazione, dando voce a testimonianze dirette e garantendo un prezioso “eco” al lavoro iniziato con il ciclo di conferenze».
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Ultimo aggiornamento: 04-09-2024, 12:22