Ex orti abusivi: si apre una nuova fase di riqualificazione

Negli scorsi giorni il Dirigente dell'Ufficio Tecnico Domenico Martini ha firmato un'ordinanza per interdire l'accesso all'area degli ex orti abusivi situata in prossimità dello Scolmatore. Questo provvedimento rappresenta un primo passo fondamentale per l'avvio dei lavori di rimozione dei rifiuti ancora presenti, previsti nelle prossime settimane. L’interdizione dell’area è necessaria per consentire l’esecuzione degli interventi in piena sicurezza e per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di ripristino ambientale.

La questione della riqualificazione dell'area risale all'estate del 2021, quando sono iniziate le operazioni di sgombero delle strutture abusive presenti da tempo e utilizzate nella creazione di orti. Nel corso degli anni, l’occupazione abusiva ha portato a una compromissione dell’area dal punto di vista ambientale e paesaggistico, rendendo indispensabile un intervento mirato alla sua riqualificazione.

Ora, con l'avvio degli interventi, si procederà alla rigenerazione dell'area, con l'obiettivo di ripristinare il valore ambientale e paesaggistico di questo segmento del territorio comunale che si estende per 680 metri lineari e 14mila metri quadri. I lavori prevedono la rimozione di materiali e rifiuti accumulati nel tempo e la rinaturalizzazione dell’area.

«La firma dell’ordinanza – dichiara l’Assessore ai lavori pubblici Massimiliano Mistretta – rappresenta un primo e importante passo per portare a termine un'opera ambiziosa dal punto di vista ambientale e impegnativa sotto il profilo economico. I primi interventi per sopperire ai danni provocati dall’abusivismo e dall’incuria verso il territorio, infatti, costeranno alle casse dell’Ente circa 200mila euro».

«L’intervento – aggiunge il Vicesindaco Carlo Barone – sarà significativo per la tutela del patrimonio ambientale della città e del territorio. Grazie a questa opera restituiremo alla cittadinanza un'area rigenerata e valorizzata nel rispetto dell’ecosistema. Questa operazione, pertanto, non sarà solo una risposta concreta contro l’abusivismo, ma servirà anche sensibilizzare la comunità sull’importanza ambientale ed economica della tutela del territorio».