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L'Amministrazione comunale e la Fondazione Don Gnocchi comunicano che le attività dell’Ambulatorio della Fondazione presso il centro socio-sanitario del Comune, posto in via Sergnano 2, saranno trasferite nelle altre sedi della capillare rete della Fondazione Don Gnocchi sul territorio. Le prestazioni a domicilio non subiranno alcuna variazione. I servizi della Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) di Melegnano e della Martesana, posti presso la stessa sede, proseguiranno regolarmente.
La decisione della Fondazione Don Gnocchi nasce dalla necessità di un’ottimizzazione organizzativa, motivata dalla complessità dei servizi offerti, che vanno dalla fisioterapia e riabilitazione alla neuropsichiatria e riabilitazione dell’età evolutiva, dalle visite specialistiche alle terapie fisiche strumentali, all’attività motoria in palestra e in acqua.
«Esprimiamo - dichiara Antonio Troisi, direttore dell’Area territoriale Nord della Fondazione Don Gnocchi – tutta la nostra vicinanza ai pazienti di San Donato Milanese ma, al tempo stesso, ci sentiamo di rassicurarli perché la continuità della presa in carico sarà garantita dalla capillare rete territoriale della Fondazione Don Gnocchi e in particolare dal vicino Ambulatorio di San Giuliano Milanese, dove sono erogate le stesse prestazioni e dove è presente un’équipe di specialisti completa, come quella ora al lavoro a San Donato. Inoltre, ci teniamo a specificare che le prestazioni a domicilio, cioè visite specialistiche, fisiatria e riabilitazione, non avranno impatti dalla decisione e proseguiranno senza alcuna variazione, né nel loro numero né nel livello qualitativo».
«Consapevoli dell’impatto che il trasferimento dei servizi ambulatoriali da San Donato avrebbe avuto sui nostri cittadini – commenta Francesco Squeri, Sindaco di San Donato – abbiamo avviato il dialogo con la Fondazione per cercare di prolungare la loro presenza nel nostro territorio. Purtroppo, non è stato possibile trovare una soluzione. Nel prendere atto della loro decisione, tuttavia, siamo stati rinfrancati dalle rassicurazioni circa la continuità assistenziale per i pazienti assistiti sinora in via Sergnano. I rapporti con la Fondazione, naturalmente, proseguiranno con l’obiettivo di valutare nuove forme di future collaborazioni. Al contempo stiamo già pensando al domani del Centro Sociosanitario. La nostra prima idea è quella di creare un Polo Riabilitativo di riferimento per il Sud Milano. Con questo obiettivo abbiamo già avviato le interlocuzioni con ATS e ASST».
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Ultimo aggiornamento: 12-12-2024, 08:33